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Dipartimento di Riabilitazione e Cure intermedie

Al Dipartimento Funzionale di Riabilitazione e Cure Intermedie afferiscono:

l’UOC Medicina Riabilitativa P.O. di Agrigento

le UU.OO.SS. di Medicina Riabilitativa dei PP.OO. di Licata e Ribera

le UU.OO.SS. di Lungodegenza dei cinque PP.OO. ad indirizzo riabilitativo

l’UOS Hospice del P.O. di Agrigento

le RSA Aziendali ad indirizzo riabilitativo

le Unità Operative Medicina Fisica e Riabilitazione (UOS) dei Distretti Sanitari di Base

L’aggregazione delle cure intermedie all’interno del dipartimento organizzativo di riabilitazione è giustificata dall’esigenza di garantire un trattamento riabilitativo efficace e di qualità alle diverse tipologie di utenti.

Il modello dipartimentale transmurale di riabilitazione e cure intermedie ben si adatta alle caratteristiche peculiari del processo riabilitativo e appare adeguato alle esigenze assistenziali interne dell’ASP, perché è orientato a comporre e governare, in una visione inclusiva ed in un’ottica organizzativa unitaria, l’esigenza di garantire un percorso ospedaliero clinico-terapeutico sub intensivo e riabilitativo, sin dalla fase dell’immediata post-acuzie, e capace di rispondere, in modo efficiente ed efficace, al bisogno di salute dei pazienti neuro e mutolesi, politraumatizzati o in post-coma, ricoverati nelle UU.OO. specialistiche e in rianimazione.

Il Dipartimento Funzionale di Riabilitazione e Cure Intermedie è una struttura organizzativa che aggrega servizi e blocchi funzionali che agiscono su aree omogenee di intervento riabilitativo intensivo, estensivo e di lungodegenza post-acuzie a valenza riabilitativa, creando percorsi assistenziali riabilitativi basati su criteri di unitarietà, tempestività, efficacia ed appropriatezza.

Al processo riabilitativo, conseguentemente, corrispondono diversi livelli organizzativi che vanno a costituire la rete integrata dei servizi riabilitativi e delle cure intermedie, nell’ottica della continuità assistenziale e riabilitativa ospedale-territorio.

Secondo tale modello organizzativo, quindi, l’attività di riabilitazione deve essere prevista già nella prima fase d’insorgenza della patologia disabilitante. Ed in questo contesto essa è tanto più efficace quanto più tempestiva ed intensiva.